Per Massimo Moratti l’Inter è una passione e una fede, prima ancora che una squadra di calcio di cui è il proprietario: suo papà Angelo lo portava con sé al Meazza durante i 13 anni di presidenza più di 40 anni fa, lui si innamorò dei colori nerazzurri e dal ’95 ha preso in mano il timone della squadra, profondendo soldi, dedizioni, trionfi e più di qualche arrabbiatura. Un infortunio serio e soprattutto doloroso, accusato già durante la stagione regolare. Infatti, l’utente può visualizzare un breve spot prima di poter giocare su Internet, oppure – durante il gioco – può essere esposto al marchio. Ma allora significa che Lovotti e Quaglio hanno scontato la prima delle 3 settimane di squalifica. Le Tv pagano centinaia di milioni di euro per ottenere i diritti delle partite, e quindi possono avere prima i protagonisti. Ma quello che corre più di tutti è Ghiraldini: ad un certo punto placca Parisse e i due vanno a terra, restano per un paio di secondi avvinghiati. “Dieci secondi per bere! Delinquenza non in pantaloncini e scarpette bullonate, ma in felpa griffata, giacca, cravatta e computer portatile, un mondo ed un sottobosco che non è secondo a nessuno per assenza di scrupoli e quantità di pelo sullo stomaco dei protagonisti, quelli noti e soprattutto quelli che stanno dietro le quinte e tirano i fili.
Tuttavia si era ancora lontani dal concetto di sponsorizzazione, seppur le aziende cominciassero a entrare nel mondo del calcio. Nel frattempo arriva il primo impegno ufficiale: con la vittoria casalinga sul Brescia, firmata da Maxi Lopez e dal Papu Gomez, ci si qualifica al quarto turno eliminatorio della Coppa Italia. Le accese polemiche e le varie dietrologie che seguirono (in ogni bar si ipotizzò una partita pilotata) vennero placate solo dalla vittoria della sesta Coppa Italia. Giovedì a mezzogiorno, pochi minuti dopo che la gara era stata ufficialmente “cancellata”, gli organizzatori avevano già provveduto a stilare la classifica della poule B: Nuova Zelanda 16, Sudafrica 15, Italia 12. Due punti a testa per un pareggio-fantasma. Velocità, velocità. Velocità. L’attenzione per i movimenti nelle diverse fasi di gioco: tre difensori che devono fermare l’attaccante col pallone, prima bloccarlo e poi cercare di imbragarlo e tenerlo su. L’Adidas divenne sponsor tecnico del Foggia nel campionato 1993-1994, creando una prima maglia a cinque strisce (due rosse più larghe e tre nere).
Mbandà si fa massaggiare a bordo campo da Riccardo Lenzi, uno dei tre fisioterapisti (con Sante Lugarini e Massimo Bergonzi). Questo completo biancorosso, salvo le piccole modifiche e variazioni da una stagione all’altra, è la classica divisa da gioco con cui il club perugino scende in campo. Ci sono diverse opzioni disponibili, dai negozi sportivi specializzati agli store online, passando per i siti ufficiali dei club o dei marchi produttori. Fascia di prezzo dai 60€ in giù: in questa fascia di prezzo rientrano le scarpe da calcio per chi non ha niente di particolare da chiedere ad una scarpa da calcio. Oggi ha piovuto fitto per tutto il giorno, ma niente di davvero impressionante (a parte le strade deserte, le serrande abbassate e, a volte, il suono della sirena di avvertimento): sì, tuta italia si sarebbe potuto giocare a porte chiuse. Risposi che in questo modo non c’era alcuna creazione di valore per il tifoso, ovviamente mi risposero che si era sempre fatto così.
L’elegante total black, che sta bene con tutto, si scontra un po’ con l’inizio di stagione e le polemiche totalmente non cool che riguardano la scritta “30 sul campo” e le squalifiche dell’allenatore in carica Antonio Conte e del suo secondo Alessio; però vanno a braccetto con una certa sicurezza in campionato, con un’annata che ha confermato che quello dell’anno precedente non era solo un suicidio del Milan ma anche un’invenzione di Conte e del gruppo Juventus fatta di gente che, vestita tutta di nero, era fica. Era una splendida giornata di sole. Giovedì mattina sono salito su un furgone affittato dalla Fir, insieme ai preparatori atletici – Pete Atkinson, Giovanni Sanguin – e al magazziniere, Antonio Calabrò. Sanguin li ha chiamati a raccolta ed è cominciato l’ultimo allenamento in preparazione del match con gli All Blacks. Credo che l’obiettivo fosse quello di raggiungere il massimo – soprattutto dal punto di vista motivazionale – nei giorni che precedevano i match con Springboks e Nuova Zelanda. Al loro posto arrivano Giovanni Terrani dal Perugia e l’argentino Franco Ferrari dal Brescia, oltre al difensore Matteo Bachini dallo Spezia.